La guida di Damiano

Damiano
La guida di Damiano

Visite turistiche

Tra le innumerevoli attrazioni di Catania vale la pena visitare anche il Castello Ursino, costruito per volere di Federico II tra il 1239 e il 1250. Il progetto venne realizzato dall’architetto Riccardo da Lentini che lo ideò come simbolo dell’autorità e del potere imperiale. Quando, nel Cinquecento, il complesso divenne dimora temporanea dei Vicerè, parte della struttura fu adibita a prigione, dove tutt’oggi sono ancora visibili graffiti e iscrizioni realizzate dai prigionieri. Nel 1934 fu restaurato con l’intento di riportarlo all’originale stile svevo e, nelle parti in cui non fu possibile, almeno a quello rinascimentale: da quel momento è diventato sede del Museo Civico di Catania. Il museo ospita le sezioni archeologiche: medievale, rinascimentale e moderna e vi sono custoditi circa 8040 pezzi tra reperti archeologici, epigrafi, monete, sculture, pitture, sarcofaghi fittili greci, romani, mosaici.
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Ursino Castle
21 Piazza Federico di Svevia
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Tra le innumerevoli attrazioni di Catania vale la pena visitare anche il Castello Ursino, costruito per volere di Federico II tra il 1239 e il 1250. Il progetto venne realizzato dall’architetto Riccardo da Lentini che lo ideò come simbolo dell’autorità e del potere imperiale. Quando, nel Cinquecento, il complesso divenne dimora temporanea dei Vicerè, parte della struttura fu adibita a prigione, dove tutt’oggi sono ancora visibili graffiti e iscrizioni realizzate dai prigionieri. Nel 1934 fu restaurato con l’intento di riportarlo all’originale stile svevo e, nelle parti in cui non fu possibile, almeno a quello rinascimentale: da quel momento è diventato sede del Museo Civico di Catania. Il museo ospita le sezioni archeologiche: medievale, rinascimentale e moderna e vi sono custoditi circa 8040 pezzi tra reperti archeologici, epigrafi, monete, sculture, pitture, sarcofaghi fittili greci, romani, mosaici.
Incastonati tra via Teatro Greco e via Vittorio Emanuele sorgono il Teatro Romano e l’Odeon. Si presume che la costruzione del Teatro Romano, che riusciva ad ospitare circa 7000 spettatori, risalga al II sec. d.C., e che esso sia stato realizzato su una struttura preesistente di età greca costruita nell’antica acropoli di Catania. In un diametro di circa 80 metri, sono ancora visibili l’orchestra, la cavea (che poggia su alti corridoi coperti a volta) e alcune parti della scena. Il teatro fu spogliato dei marmi e delle pietre che lo componevano nel 1098, per volere del Conte Ruggero, al fine di velocizzare la costruzione della Cattedrale di Sant’Agata. I reperti recuperati durante gli scavi del XVII secolo sono custoditi nel Museo Comunale. A causa delle diverse eruzioni laviche e dei terremoti, nel tempo il livello del terreno è sceso e oggi la parte bassa della costruzione, soprattutto la zona dell’orchestra, è bagnata dalle acque dell’Amenano, il fiume che scorre sotterraneo alla città, che impedisce l’uso del teatro per le rappresentazioni contemporanee. L’Odeon, situato a pochi passi dal Teatro, sempre del II secolo d.C., in epoca romana aveva presumibilmente la funzione di ospitare concerti e spettacoli danzanti. La sua forma è semicircolare ed è posto più in alto rispetto al teatro. Con una capienza notevolmente inferiore di spettatori è caratterizzato da diciotto muri che si allargano fino a formare cunei stretti e lunghi all’interno dei quali sono stati ricavati diciassette, ma ne restano sedici, vani ricoperti a volta, l’orchestra è pavimentata in marmo. Ancora oggi la struttura è utilizzata per le rappresentazioni di spettacoli estivi.
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Roman Theatre of Catania
266 Via Vittorio Emanuele II
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Incastonati tra via Teatro Greco e via Vittorio Emanuele sorgono il Teatro Romano e l’Odeon. Si presume che la costruzione del Teatro Romano, che riusciva ad ospitare circa 7000 spettatori, risalga al II sec. d.C., e che esso sia stato realizzato su una struttura preesistente di età greca costruita nell’antica acropoli di Catania. In un diametro di circa 80 metri, sono ancora visibili l’orchestra, la cavea (che poggia su alti corridoi coperti a volta) e alcune parti della scena. Il teatro fu spogliato dei marmi e delle pietre che lo componevano nel 1098, per volere del Conte Ruggero, al fine di velocizzare la costruzione della Cattedrale di Sant’Agata. I reperti recuperati durante gli scavi del XVII secolo sono custoditi nel Museo Comunale. A causa delle diverse eruzioni laviche e dei terremoti, nel tempo il livello del terreno è sceso e oggi la parte bassa della costruzione, soprattutto la zona dell’orchestra, è bagnata dalle acque dell’Amenano, il fiume che scorre sotterraneo alla città, che impedisce l’uso del teatro per le rappresentazioni contemporanee. L’Odeon, situato a pochi passi dal Teatro, sempre del II secolo d.C., in epoca romana aveva presumibilmente la funzione di ospitare concerti e spettacoli danzanti. La sua forma è semicircolare ed è posto più in alto rispetto al teatro. Con una capienza notevolmente inferiore di spettatori è caratterizzato da diciotto muri che si allargano fino a formare cunei stretti e lunghi all’interno dei quali sono stati ricavati diciassette, ma ne restano sedici, vani ricoperti a volta, l’orchestra è pavimentata in marmo. Ancora oggi la struttura è utilizzata per le rappresentazioni di spettacoli estivi.
Anche se le origini risalgono al XVI sec., l'attuale monastero (il più grande d'Europa dopo quello di Mafra in Portogallo), risale all'inizio del XVIII sec. Una felice operazione di restauro, dovuta Giancarlo De Carlo, gli ha restituito l'originale splendore egli anni '80. Visitando il monastero, occupato dall'università, vedrete i chiostri, le cucine, la splendida scalinata monumentale e perfino le tracce lasciate dall'eruzione del 1669. Non perdete la sala Vaccarini e i suoi antichi volumi.
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Benedictine Monastery of Catania
32 Piazza Dante Alighieri
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Anche se le origini risalgono al XVI sec., l'attuale monastero (il più grande d'Europa dopo quello di Mafra in Portogallo), risale all'inizio del XVIII sec. Una felice operazione di restauro, dovuta Giancarlo De Carlo, gli ha restituito l'originale splendore egli anni '80. Visitando il monastero, occupato dall'università, vedrete i chiostri, le cucine, la splendida scalinata monumentale e perfino le tracce lasciate dall'eruzione del 1669. Non perdete la sala Vaccarini e i suoi antichi volumi.
La Pescheria è lo storico mercato del pesce catanese, rinomato per i suoi colori e la sua atmosfera pittoresca che riporta questo luogo ai livelli dei suq arabi e che in Sicilia ha un solo diretto “concorrente”: il mercato della “Vucciria” di Palermo. I banchi di pesce si collocano di fronte agli storici “Archi della Marina” in un tunnel scavato nel XVI secolo sotto il Palazzo del Seminario dei Chierici. Il mercato è rinomato per la sua “vuciata” ossia il grido dei venditori che si accaparrano l’attenzione dei clienti e del pesce sempre fresco e di numerose varietà presente sui banchi.
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Fish Market of Catania
Via Bottino
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La Pescheria è lo storico mercato del pesce catanese, rinomato per i suoi colori e la sua atmosfera pittoresca che riporta questo luogo ai livelli dei suq arabi e che in Sicilia ha un solo diretto “concorrente”: il mercato della “Vucciria” di Palermo. I banchi di pesce si collocano di fronte agli storici “Archi della Marina” in un tunnel scavato nel XVI secolo sotto il Palazzo del Seminario dei Chierici. Il mercato è rinomato per la sua “vuciata” ossia il grido dei venditori che si accaparrano l’attenzione dei clienti e del pesce sempre fresco e di numerose varietà presente sui banchi.
Si tratta di un vasto complesso termale risalente al I-II secolo d.C., ubicato tra via Rotonda e le vie Gesuiti, Marino e della Mecca: a pochi passi dal famoso Teatro Romano, le Terme della Rotonda rappresentano una delle più importanti testimonianze archeologiche della città di Catania e, secondo gli esperti, la traccia più evidente della dominazione romana nel nostro territorio.
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Archaeological Complex Terme della Rotonda
Via della Mecca
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Si tratta di un vasto complesso termale risalente al I-II secolo d.C., ubicato tra via Rotonda e le vie Gesuiti, Marino e della Mecca: a pochi passi dal famoso Teatro Romano, le Terme della Rotonda rappresentano una delle più importanti testimonianze archeologiche della città di Catania e, secondo gli esperti, la traccia più evidente della dominazione romana nel nostro territorio.
Un angolo suggestivo di Catania è Porta Garibaldi. Questa fu costruita nel 1768 su progetto di Stefano Ittar e Francesco Battaglia. L’opera serviva per commemorare le nozze tra Ferdinando delle due Sicilie e Maria Carolina d’Asburgo, da qui il nome di porta Ferdinandea. Porta Garibaldi è conosciuta dai catanesi come “u Furtinu” in ricordo di un fortino costruito a pochi passi di piazza Palestro, esattamente in via Sacchero, dal Vicerè Claudio Lamoraldo principe di Ligne. L’arco trionfale sembra dare il benvenuto dalla parte ovest della città in corrispondenza del Duomo. Si trova esattamente al centro di Piazza Palestro, ovvero alla fine di Via Garibaldi, ed è un importante esempio del barocco catanese. Imponente nella sua struttura, si riconosce immediatamente per la sua bicromia creata dal nero della pietra dell’Etna e dal bianco di quella altrettanto famosa di Lentini.
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Ferdinandea Gate
Piazza Palestro
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Un angolo suggestivo di Catania è Porta Garibaldi. Questa fu costruita nel 1768 su progetto di Stefano Ittar e Francesco Battaglia. L’opera serviva per commemorare le nozze tra Ferdinando delle due Sicilie e Maria Carolina d’Asburgo, da qui il nome di porta Ferdinandea. Porta Garibaldi è conosciuta dai catanesi come “u Furtinu” in ricordo di un fortino costruito a pochi passi di piazza Palestro, esattamente in via Sacchero, dal Vicerè Claudio Lamoraldo principe di Ligne. L’arco trionfale sembra dare il benvenuto dalla parte ovest della città in corrispondenza del Duomo. Si trova esattamente al centro di Piazza Palestro, ovvero alla fine di Via Garibaldi, ed è un importante esempio del barocco catanese. Imponente nella sua struttura, si riconosce immediatamente per la sua bicromia creata dal nero della pietra dell’Etna e dal bianco di quella altrettanto famosa di Lentini.
Piazza Duomo a Catania rappresenta il centro storico della città e il punto da cui ha origine la Via Etnea. Ospita al proprio interno la Cattedrale di Sant’Agata e il Palazzo dei Chierici, entrambi uniti dalla porta Uzeda. Accoglie inoltre la Fontana dell’Amenano, il Palazzo del Municipio e la Fontana dell’elefantino.
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Piazza del Duomo
Piazza del Duomo
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Piazza Duomo a Catania rappresenta il centro storico della città e il punto da cui ha origine la Via Etnea. Ospita al proprio interno la Cattedrale di Sant’Agata e il Palazzo dei Chierici, entrambi uniti dalla porta Uzeda. Accoglie inoltre la Fontana dell’Amenano, il Palazzo del Municipio e la Fontana dell’elefantino.
Insieme alla “Pescheria” (tipico mercato del pesce in Piazza Duomo), la “Fera o’ Luni” è uno dei mercati più antichi e caratteristici della città, dove oltre a frutta, verdura e pesce si possono trovare banchetti di abbigliamento nuovo e usato e artigianato locale, inoltre tutte le domeniche vi si svolge un caratteristico mercatino delle pulci.
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Piazza Carlo Alberto di Savoia
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Insieme alla “Pescheria” (tipico mercato del pesce in Piazza Duomo), la “Fera o’ Luni” è uno dei mercati più antichi e caratteristici della città, dove oltre a frutta, verdura e pesce si possono trovare banchetti di abbigliamento nuovo e usato e artigianato locale, inoltre tutte le domeniche vi si svolge un caratteristico mercatino delle pulci.